Festa della Repubblica
In questo anno 2021, caratterizzato da una crisi sanitaria senza precedenti, la commemorazione della Festa della nostra Repubblica italiana assume un significato peculiare e ci induce ad alcune riflessioni.
Sono trascorsi 75 anni dal 2 giugno 1946, giorno in cui si tenne il Referendum a suffragio universale (per la prima volta votarono anche le donne) per la scelta tra la Monarchia e la Repubblica. L’Italia affrontava le conseguenze di vent’anni di dittatura fascista e della seconda guerra mondiale. Intraprendemmo la via della ricostruzione del nostro Paese decidendo, in quella data, se far sopravvivere o meno la monarchia dei Savoia, che tanto si era compromessa col fascismo e le sue scelte politiche e militari.
Il risultato delle urne premiò la Repubblica: con 12.717.923 voti (54,3 voti validi su cento) contro i 10.719.284 (45,7 %) per la monarchia. Nacque così la Repubblica e si diede una nuova Costituzione che fu il frutto della collaborazione di tutte le forze politiche, in rappresentanza di tutti i cittadini.
Oggi, come allora, gli Italiani stanno per prendere in mano il proprio destino, dopo i gravi sacrifici imposti dalla pandemia, e potranno trarre spunto dalle energie con cui la nostra Repubblica è stata edificata per un nuovo inizio sociale ed economico
Foto: Il volto di Anna Iberti, sovrapposta a una copia del Corriere della Sera del 6 giugno 1946 - Fondo Patellani presso il Museo di fotografia contemporanea (Cinisello Balsamo, MI )