Per lavorare al meglio


Stiamo vivendo tutti questo tempo di pandemia con preoccupazioni e fatiche collettive e individuali. Talvolta i comportamenti degli altri possono ingenerare in noi fastidio, reazioni eccessive se non scomposte, in quanto la paura del contagio opera sottilmente e invisibilmente. Lavorare in una comunità costituita da diverse centinaia di persone diventa così assai complesso, addirittura complicato. Ritengo opportuno richiamare alcune indicazioni comportamentali e operative per rendere il clima d’Istituto più sereno, fattivo e collaborativo.

Siamo tutti chiamati al rispetto delle tre buone, ancorché vincolanti, pratiche anti-Covid: a. distanziamento sociale, uso continuo e costante della mascherina (diverrà a breve obbligatorio in ogni contesto e situazione), igienizzazione delle mani e di ogni effetto personale. A queste buone pratiche deve accompagnarsi anche una vita sociale consapevole e rigorosa. In questo tempo dobbiamo tutti evitare assembramenti, riunioni, festeggiamenti et alii per tutelare noi stessi ed anche gli altri. Ciò richiede ad ognuno di noi rinunce e cambio di stili di vita; ricordo che i contagi avvengono soprattutto in ambiente familiare a causa del perdurare di belle e significative consuetudini (festeggiamenti di compleanni, anniversari, momenti conviviali tra parenti e amici ecc. ecc.) che in questo momento storico non possiamo più permetterci. La Scuola subisce questi dissennati comportamenti in termini di sospensione delle lezioni, di messa in quarantena di tanti allievi, di attivazione della DDI, ancorché mettere a repentaglio la salute di tutti. Il rigore, anche sanzionatorio, è essenziale e obbligatorio per il bene comune. La Scuola in questi giorni sa essere assai performante nel suo agire e nelle indicazioni operative specifiche, purtroppo fuori dagli ambienti scolastici ciò non avviene e molta responsabilità è riconducibile ai comportamenti e modus operandi degli allievi e loro famiglie.

Sono stati predisposti i protocolli sia per le aule sia per i laboratori; in merito sono state acquistate costose apparecchiature per l’igienizzazione sistematica dei locali scolastici. I collaboratori e assistenti tecnici sono stati formati per un uso corretto di tali strumenti igienizzanti. È bene arieggiare gli ambienti (per quanto il clima lo permetta) almeno a metà lezione e a fine lezione. I laboratori vanno igienizzati ad ogni cambio di classe, che uscirà dieci minuti prima del termine della lezione al fine di procedere alla igienizzazione. Tutti sono tenuti ad agire con cautela osservando i protocolli; nello stesso tempo dobbiamo operare con serenità e senso della realtà: non esiste luogo sterile che ci protegga da qualsiasi evenienza. Siamo tutti chiamati a lavorare serenamente senza isterismi di sorta e senza porre infinite, bizzarre e bizantiniche questioni. Se ci sono delle criticità si portano a conoscenza del DS e laddove possibile verrà data puntuale risposta.

In caso di allievi e personale positivo ci si attiene alle disposizioni dell’ASFO, senza dare o fornire interpretazioni o indicazioni del tutto personali e soggettive. Solo gli operatori ASFO hanno la competenza di dare delle direttive vincolanti. Se ci viene richiesto un parere l’unica e sola risposta è questa: attendere le disposizioni ASFO; noi non siamo operatori sanitari. Preoccupazioni, notizie varie, conoscenza di fatti ed episodi possono essere comunicati ai collaboratori del DS o al DS stesso, i quali poi provvederanno ad avviare la necessaria procedura.

Il DS e i collaboratori sono a disposizione per qualsiasi chiarimento e per accogliere ogni buon e plausibile suggerimento.

Buon lavoro a tutti.