Tempo di rinunce


La gravità della situazione e l’impennata dei contagi è ben percepibile dal fatto che in pochissimi giorni il Governo è intervenuto con l’approvazione d’urgenza di due DPCM, fatto del tutto inusitato. Tutto questo cosa dice e quali conseguenze comporta per ognuno di noi e per l’intera società?

Innanzitutto ne deriva una maggiore consapevolezza della responsabilità di ognuno. Siamo chiamati ad attenerci alle regole anticovid con lucidità, determinazione e pazienza, sapendo che la salute e il bene pubblico dipendono dai comportamenti di ogni singolo bambino, giovane, adulto o anziano che sia. Perciò si ribadisce il pieno rigore nell’esigere il rispetto di queste regole; chi si ritiene superiore a queste regole verrà sanzionato come già indicato nei regolamenti approvati dal CD; per i recidivi si potrà deliberare l’allontanamento dall’Istituto per tutto il presente anno scolastico.

Molta parte dell’attività didattica, in quest’anno così tragicamente straordinario, subirà un ridimensionamento: niente viaggi d’Istruzione, visite guidate, partecipazione a mostre, assemblee d’Istituto ecc. Su indicazione delle autorità scolastiche ed amministrative si potrà avviare la DDI (Didattica Digitale Integrata) nelle situazioni particolarmente gravi ed allarmanti. Nel frattempo l’ordinaria vita scolastica continua nel rispetto delle regole più volte richiamate.

Tutte le ricerche epidemiologiche confermano un dato ormai indiscutibile: la scuola non è luogo di contagio. Purtroppo altri sono i luoghi o i comportamenti favorenti contagio. Le nostre case in quanto continuano le belle consuetudini di pranzi tra parenti, di feste per compleanni, anniversari, lauree ecc.; ancora non si comprende che tutto ciò va, in questo tempo, limitato ed auto vietato per sconfiggere la pandemia; i comportamenti sociali degli adolescenti e giovani, che fuori dagli ambienti scolastici, agiscono come se nulla fosse vanno rivisitati. La cosiddetta movida, lo “spriz al bar, i diversi luoghi di divertimento … non possono essere sdoganati. Ci sono delle rinunce da fare da parte di tutti, senza deleterie deroghe.

Questo è il tempo delle rinunce e dei sacrifici, per tutti. Quando la pandemia verrà sconfitta allora sarà il tempo della festa, del gioioso ritrovarsi insieme. Per ora ci viene chiesto, a tutti e non solo ad alcuni, un alto senso civico a favore del bene comune. Buon lavoro a tutti