PDM - Piano di Miglioramento
A partire dall’anno scolastico 2015/16 le scuole sono tenute a pianificare un percorso di miglioramento per raggiungere i traguardi previsti nel RAV. Il documento è un percorso di miglioramento pianificato e sviluppato in azioni coerenti, dinamiche e coinvolgenti tutta la comunità educante. Gli spazi di autonomia permettono un agire duttile e leggero considerato un cantiere aperto, soggetto a cambiamenti e ripensamenti, qualora se ne ravvisi la necessità.
Se la responsabilità della gestione del processo di miglioramento fa capo al DS, diverse sono le componenti che concorrono non solo alla sua redazione, ma anche alla sua gestione e realizzazione sul campo educativo‐didattico. Per condividere il più possibile le varie componenti della comunità educante il PdM, prima della sua approvazione, verrà messo a disposizione per una lettura attenta, per accogliere tutte le osservazioni, per recepire i passaggi possibili. Non è il DS a redigerlo, ma, nel valorizzare le tante risorse professionali dell’Istituto, è la convergenza di tante intelligenze, proposte, riflessioni.
Individuate nel RAV le diverse priorità e i relativi traguardisi lavora sui nessi esistenti tra i processi e i traguardi, per evitare che lo stesso diventi un mero elenco di buone intenzioni senza alcuna reale possibilità di tradursi in azioni e operazioni fattibili, incrociando le risorse umane e le risorse finanziarie disponibili.
Un ulteriore passaggio irrinunciabile è il monitoraggio dello stato di avanzamento del PdM, confrontando la situazione di partenza con l’effettivo risultato conseguito. E’ il nucleo di auto‐valutazione a farsi carico nel verificare l’efficacia del piano stesso. Senz’altro dovranno essere maggiormente coinvolti i genitori e i nostri portatori d’interesse, con i quali si dovrà operare più sinergicamente che nel passato.
Unitamente alle varie azioni educativo‐didattiche messe in atto vanno reperite le risorse umane e finanziarie. Un significativo contributo viene dato dall’Organico potenziato, che serve in primis all’implementazione dell’offerta formativa, esplicitantesi nello stesso PdM. Difficoltà e contraddizioni pare non manchino, ma nell’agire strategico del DS, supportato e condiviso con lo staff, con il CD e il Consiglio d’Istituto si deve prevedere un loro utilizzo sapiente e ben calibrato.
Come inizialmente detto sia il PdM sia il PTOF vogliono e devono essere dei cantieri aperti, suscettibili di cambiamenti in itinere, ma nello stesso tempo devono indicare la strada da percorrere per evitare un errare didattico‐educativo privo di senso, di efficacia ed efficenza.
A PARTIRE DALL' ANNO SCOLASTICO 2019 IL PDM È PARTE INTEGRANTE DEL PTOF CONSULTABILE SIA SUL SITO CHE SU "SCUOLA IN CHIARO".